Tradimento on line, si al divorzio e relativo addebito.

Il post di pochi giorni addietro (clicca qui per leggere il post) faceva riferimento all’imminente lancio da parte di Facebook della nuova sezione dedicata agli incontri on line.

Molti tradimenti nascono sui social

Una ricerca britannica afferma che il 30% dei tradimenti nasce dai social ed in Italia si stima che i dati siano allineati con quelli del Regno Unito.

Negli ultimi anni la giurisprudenza ha stabilito che il tradimento virtuale, se dimostrato con certezza, può portare al deterioramento del rapporto coniugale alla stessa maniera di un’eventuale relazione avvenuta nel mondo reale.

Una notizia di poche settimane fa conferma questo andamento

La Cassazione ha confermato un assegno di mantenimento alla moglie che ha sorpreso il marito intento a cercare avventure extra-coniugali. Tale circostanza è stata ritenuta idonea a compromettere la fiducia tra i coniugi e far insorgere la crisi coniugale (leggi la notizia)

Dopo quanto sopra è importante ricordare che spiare i dispositivi elettronici del partner è una pratica che contrasta con il diritto alla privacy ed altri articoli del codice penale. Inoltre le prove raccolte con l’inganno o mediante un’attività di intrusione nei dispositivi elettronici non possono essere utilizzate in giudizio.

 

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